Mi piace scrivere, anche se non riesco a dedicare tutto il tempo che vorrei alla scrittura.
L’impegno maggiore è per una storia non ancora finita ma ben avviata. Ma scrivo anche alcuni brevi epigrammi. Non ne so giudicare il valore, vedo solo che vengono spesso copiati e riproposti. In fondo non mi dispiace. Il protagonista della storia (titolo provvisorio: La seconda vita di Monsieur Philippe) è un runner. Esce al mattino presto per correre e viene investito da un’auto. Una donna, a casa, aspetta inutilmente il ritorno del compagno ritrovato per caso, ma lungamente respinto. La storia di quest’uomo, dalla doppia identità, viene raccontata a partire dal successo del locale che ha aperto in Francia, dai fallimenti personali, nei rapporti con le persone a lui più care, alle nevrosi che ogni notte, lontano dai suoi clienti, lo tormentano. Così, mentre il protagonista in ospedale affronta la lotta più importante, il passato viene ripercorso tra amici nuovi e vecchi successi lavorativi., fino a quando una mattina il primario chiama la signora in corridoio…… |
Prima i tuoi occhiPrima i tuoi occhi
poi il tuo sorriso quindi la tua anima infine il tuo cuore e mi e' piaciuto tutto |
Volevo un angoloVolevo solo un angolo
della tua anima Non volevo disturbare la tua vita spegnere i tuoi sogni A me bastava solo un po' del tuo tempo della tua voce |
LasciareHai lasciato per strada persone
pensando di avere ragione Hai chiuso le porte del cuore per paura di soffrire Ora vivi di ricordi che non ti bastano mai Insegui volti come fantasmi che non possono tornare Inutilmente piangi le persone che hai lasciato andare E nessun sonno puo' consolare il rimorso di occasioni perdute |